DA ALUNNA A PRESENTATRICE…. IL PASSO È BREVE!

So che adesso alcuni di voi stanno morendo dalla voglia di sapere il come ed il perché di questa mia esperienza ed è per questo che oggi scrivo questo articolo!

La mia esperienza si colloca nell’ambito del Progetto “Continuità”, rivolto agli alunni di classe quinta della primaria e finalizzato ad accoglierli nella nostra scuola attraverso la partecipazione ai laboratori didattici in cui noi alunni di terza e seconda della Secondaria siamo stati protagonisti.

Le prime giornate in cui le attività si sono svolte sono state il 14 e 15 novembre in cui abbiamo messo in scena una fiaba. Con l’aiuto del kamishibai abbiamo rappresentato la fiaba “IN UNA NOTTE DI TEMPORALE” di Kimura Yiuchi, una scrittrice giapponese. Abbiamo scelto questo testo per collegarci a Italo Calvino, uno scrittore di cui quest’anno si è celebrato il centenario dalla nascita. Il suo ultimo lavoro è stato “LEZIONI AMERICANE”, opera in cui lo scrittore si sofferma sul POTERE delle parole. Tra queste v’è la parola “VISIBILITA’”, selezionata dal Dipartimento di Italiano per il laboratorio didattico.

Una frase celebre di Calvino è la seguente: “All’origine di ogni mio racconto c’è un’immagine”.  E’ proprio questo il tema principale della fiaba!

Dopo averla inscenata, con l’ausilio di marionette di carta, abbiamo chiesto ai bambini cosa ne pensassero e abbiamo proposto loro un’attività: muniti di carta e penna, a coppie, hanno ideato e scritto un finale possibile. Dopo che tutti hanno finito di scrivere, li abbiamo invitati a mettere in scena sul kamishibai i loro lavori. E’ stato sorprendente!

Nella seconda giornata di laboratorio, il 2 dicembre, abbiamo proposto ai bambini un’attività diversa. Li abbiamo accolti e fatti accomodare in un’aula della scuola e abbiamo presentato brevemente lo scrittore Italo Calvino. Dopo la spiegazione, i bambini si sono alzati e con il nostro aiuto hanno strappato un grande foglio di carta. Da questo foglio di carta sono uscite forme di tutti i tipi! Dopo che i bambini si sono seduti, disposti a coppie, abbiamo chiesto loro di provare a vedere qualcosa in quelle forme e, da quelle creature della loro fantasia, li abbiamo supportati ad inventare una narrazione fantastica. Terminata la scrittura, ognuno di loro ha letto la propria storia. Le storie erano tutte stupende, perché erano molto divertenti e fantasiose!

La terza e ultima giornata di laboratorio a cui ho partecipato è stata quella del 16 dicembre, l’Open Day, e se proprio devo dire, la mia preferita!

Io e altri ragazzi ci siamo recati a scuola nel pomeriggio, tutti travestiti e truccati. Ma perché?  Se magari mi fate arrivare al punto ve lo spiego!

Il tema dell’Open Day era sempre Italo Calvino, e per quel laboratorio abbiamo deciso di raccontare ai bambini l’opera “IL CASTELLO DEI DESTINI INCROCIATI”. La storia narra di alcuni uomini che ad un certo punto perdono la propria voce e, andandosi a rifugiare in un castello sperduto, trovano delle carte per comunicare, i tarocchi!

Se per caso ve lo state chiedendo, vi dico che i tarocchi sono quelle carte che le cartomanti usano per predire il futuro…

Io e un’altra ragazza interpretavamo le cartomanti mentre gli altri ragazzi impersonavano proprio i personaggi dei tarocchi. In modo divertente e fantasioso ci siamo presentati ai bambini ed abbiamo proposto loro un’attività: su un foglio di carta avrebbero dovuto individuare alcuni dei tarocchi e, dopo averli scelti, avrebbero dovuto creare una breve storia. Sempre con il nostro aiuto hanno raccontato la loro storia e, come ricordo della giornata, abbiamo regalato loro un segnalibro con il simpatico tarocco del Matto.

Questa è stata la mia attività preferita perché mi è piaciuto molto travestirmi e immedesimarmi nel mio personaggio.

A dire il vero, tutte le attività mi sono piaciute e sono andate tutte molto bene.

Molti di voi si staranno chiedendo cosa significa il titolo del mio articolo: “DA ALUNNA A PRESENTATRICE…. IL PASSO È BREVE!”.

Ve lo rivelo subito!

Purtroppo, io ho frequentato la classe quinta della Scuola Primaria nel periodo del Covid e, quindi, i “laboratori” per la Continuità che ho seguito si sono svolti online. Vi posso dire che fare queste attività in presenza, incrociando gli sguardi e percependo lo stupore dei più piccoli mi ha emozionata molto, perché a parteciparvi non ero io, ma quella bambina di quinta elementare che a causa di un brutto virus non ha vissuto tutto questo.

Se siete arrivati a questo punto, vi ringrazio di cuore per aver letto il mio articolo!

Silvia Mastro, classe III G, “Santarella”, a.s. 2023/24

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