PERCORSI DI LEGALITÀ ALLA “SANTARELLA”: INCONTRO CON IL GIUDICE

Mercoledì 8 marzo io, la mia classe, la 2 F, e i compagni della 2^E, 3^A, 3^B, 3^C abbiamo vissuto una nuova e importante esperienza. Infatti, siamo andati al Comune per un incontro con un Magistrato donna.  Pur essendo stato al Comune non ero mai entrato nella Sala Consiliare, luogo in cui si è svolta la conferenza. Entrati, ho avuto la sensazione di trovarmi in un tribunale ottocentesco, per gli arredi e soprattutto per il grande lampadario di cristallo che illuminava l’ambiente.

L’incontro ha avuto inizio con un discorso introduttivo della nostra Preside, di cui ricordo alcuni passaggi molto significativi: “Dobbiamo vedere gli altri come noi stessi” ed anche “educare alla legalità è il passaporto per una cittadinanza attiva”.

Poi la parola è passata all’Assessore e Vicesindaco Beniamino Marcone che ha detto: “Garantire legalità può servire a fare scelte importanti nella propria vita”. Successivamente, ha iniziato a parlare il nostro Sindaco, Corrado De Benedittis, che ha per prima cosa fatto gli auguri a tutte le donne, essendo oggi la Giornata Internazionale della donna, e poi ha iniziato a parlare di legalità, affermando che “la parola legalità si può collegare alla parola diritti, poiché con la legalità si può avere la pace civile e quindi i cittadini possono avere dei diritti. Dove non ci sono le regole, infatti, prevalgono i più forti, i più prepotenti. Non si dice, prima i doveri e poi i diritti, bensì il contrario perché i doveri derivano dai diritti. Però non bisogna tralasciare i doveri, cioè bisogna avere dei diritti e nello stesso tempo rispettare dei doveri.”.

Dopo, la 3^C, guidata dal professor V. Barile, ha cantato la canzone “Hanno ucciso l’Uomo Ragno” degli 833. Essa ha un significato molto importante: infatti l’uomo ragno rappresenta i valori positivi, come la giustizia o la libertà. Secondo i critici, è una metafora riferita alla morte di Giovanni Falcone. Dopo l’esecuzione del canto, la professoressa A. Laganà, Referente dell’Educazione Civica per il nostro Istituto, ha parlato di come la nostra scuola realizzi progetti sulla cittadinanza e sulla legalità e di come essa possa essere considerata un microcosmo dove si sviluppano le competenze sociali di noi ragazzi, facendoci scoprire il valore della legalità. A questo punto la professoressa, dopo questa breve introduzione, ha passato la parola al Giudice, Dott.ssa Angela Arbore, Presidente della Sezione Lavoro del Tribunale di Trani.

Il Magistrato ci ha raccontato in sintesi la sua vita e alcuni aneddoti relativi alla sua infanzia, alla sua famiglia, ai suoi studi e al suo percorso lavorativo. Alcune parole della dottoressa mi sono piaciute particolarmente: “Legalità, oggi, è un termine abusato, come dice Don Luigi Ciotti. Infatti, la legalità è un contenitore da riempire. Le regole sono la sostanza del concetto di Legalità e Libertà e servono alla vostra età per una possibilità di vita dignitosa e libera”.

Poi ci ha raccontato di come la nostra Costituzione sia bellissima e ci ha ricordato che “L’ITALIA È UNA REPUBBLICA FONDATA SUL LAVORO”.

Successivamente, si è aperto un dibattitto, alcuni di noi avevano preparato delle domande e quindi a turno le abbiamo lette. Abbiamo esposto delle curiosità sul suo lavoro, sui reati dei minori, abbiamo chiesto la sua opinione sulla mafia, le baby gang, il mondo del web, i rapporti tra politica e Magistratura e addirittura un’opinione su una serie televisiva seguita da noi ragazzi. Il Giudice ha risposto con competenza e pazienza alle nostre domande, offrendoci spunti di riflessione e di approfondimento, quando ad esempio ha ricordato la tragedia di Cutro e ha parlato del ruolo dello Stato e delle Istituzioni. La “lezione interattiva” si è conclusa con i ringraziamenti della Preside che ci ha dedicato delle parole con cui ci invitava ad “essere partigiani del nostro Paese” e a “non avere mai paura di denunciare”. Infine, la classe 3^C ha cantato “Supereroi” di Mr. Rain con la guida della prof.ssa A. Mastrorillo.

Mi è piaciuta molto questa esperienza, perché abbiamo parlato di un argomento che mi interesso molto, quello della giustizia. Inoltre, mi è piaciuto conversare con il Magistrato. “Se tutti imparassimo il valore della legalità, il mondo diventerebbe più civile, la società più giusta e anche la mafia scomparirebbe”.

Gabriele Patruno, classe 2^F Scuola Santarella, a.s. 2022/2023

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