LA LXXIV EDIZIONE DEL FESTIVAL DI SANREMO

Caro diario, 

come penso tu sappia dal 6 al 10 febbraio si svolgerà  la kermesse musicale più attesa di tutto l’anno: la LXXIV edizione del festival di Sanremo. 

Questo si svolgerà con la direzione artistica e la conduzione per il quinto anno di fila di Amadeus, che nel corso degli anni lo ha modificato molto. Egli il 19 dicembre ha annunciato i trenta cantanti in gara al TG1. Quel giorno ero davvero felice, non vedevo l’ora di sapere chi di lì a poco sarebbe salito sul palco del teatro Ariston. I cantanti che sono molto curiosa di ascoltare sono: Angelina Mango, Emma, Sangiovanni, Fiorella Mannoia, Ghali e La Sad. Non vedo l’ora sono E-MO-ZIO-NA-TIS-SI-MA! Nell’attesa ho creato anche la mia squadra al FantaSanremo, il fantasygame sul festival che consiste nell’organizzare e gestire delle squadre con cinque degli artisti in gara, di cui uno deve essere scelto come capitano. Per acquistarli si hanno a disposizione 100 Baudi. Gli artisti che ho inserito nella mia squadra sono:

  • Emma (capitano);
  • Angelina Mango; 
  • La Sad; 
  • Rose Villain;
  • bnkr44 (solo perché non avevo Baudi a sufficienza);

Ci vediamo domani diario, ti racconterò tutto su ciò che vedrò stasera. 

                                   Tvb 😘 

Giulia 

IL GIORNO SEGUENTE…

Caro diario, 

ieri ho assistito alla prima serata del Festival di Sanremo e come promesso sono qui a raccontartelo. 💛 Tutto è incominciato con un breve discorso di Marco Mengoni (vincitore dello scorso anno e che nella prima serata è stato co-conduttore):

<<Manca pochissimo e poi nulla sarà più come prima. Tra un attimo ascolteremo le trenta nuove canzoni che ci cambieranno la vita per un po’. Qualcuna l’ameremo, qualcuna non ci piacerà, ci sarà quella che ricorderemo per sempre e quella che senza volerlo impareremo a memoria e forse quella che urleremo ad un concerto. In qualche modo inizieranno a far parte delle nostre giornate e non ne faremo più a meno. Che abbia inizio la settantaquattresima edizione del Festival di Sanremo!>> 

Poi ha fatto il suo ingresso Amadeus che ha spiegato come saranno articolate queste cinque serate. Successivamente, ha dato il via a questa edizione la prima artista in gara, Clara (Crazy J in Mare Fuori e vincitrice di Sanremo Giovani) e la sua Diamanti Grezzi. Devo dire che la canzone era piuttosto coinvolgente, ma non mi ha molto convinta, ma nei prossimi giorni sarà sicuramente in loop nella mia testa. Poi è arrivato il turno di Sangiovanni con Finiscimi, bhe che dire? Mentre cantava avevo gli occhi a cuoricino 😍. Mi ha colpito molto il suo cambiamento di stile a confronto della sua hit Malibu. Dopo aver visto altri dieci cantanti che non mi hanno convinto al 100%, mi sono addormentata e non sono riuscita ad ascoltare alcuni cantanti che avrei voluto ascoltare, tra i quali Angelina e la sua La Noia.

Fortunatamente le canzoni erano già disponibili su Spotify e la mattina successiva, appena sveglia l’ho ascoltata. Mi è piaciuto molto il ritmo, mi era subito entrata in testa (anche se non sapevo il testo), credo che sia la canzone che ascolterò di più. Mi sono piaciuti anche i La Sad, anche se un po’ ridicoli con il loro stile, ma la canzone mi è piaciuta moltissimo per il significato e soprattutto perché l’ha scritta il cantante dei Pinguini Tattici Nucleari. Non vedo l’ora che arrivi stasera per guardare la seconda serata. 

A domani. 

Giu 💘

IL GIORNO DOPO…

Caro diario, 

Anche ieri ho guardato in diretta TV il Festival, ho avuto modo di riascoltare alcuni inediti. Come co-conduttrice c’era Giorgia che ha cantato alcune sue canzoni con la sua voce UNICA. Ieri, inoltre, i 15 cantanti che si sono esibiti sono stati presentati dagli altri 15 che canteranno stasera. Nella top-five troviamo alcuni cantanti che mi piacciono ma al primo posto c’è lui: Geolier.

Quest’anno il Festival è molto più bello degli anni precedenti e le canzoni sono una più bella dell’altra.

Sono convinta che i miei coetanei non siano d’accordo con me ma a me non piace… Cantare in napoletano al festival della canzone Italiana?! INCONCEPIBILE!! Ma a parte ciò ieri non ti ho aggiornato sul FantaSanremo: credo stia andando piuttosto bene, spero di vincere almeno una delle leghe che ho fatto con i miei amici. Stasera si esibirà Angelina, che martedì non sono riuscita a vedere (spero di non addormentarmi nuovamente) e la sua “Cumbia della noia total”. Aaaa, non vedo l’ora! Oltre alla sua canzone in questi giorni sto ascoltando anche Tuta Gold di Mahmood e Casa mia di Ghali. 

                     A domani! 

Giulia 🦋

THE NEXT DAY…

Caro diario, 

Ieri non ho seguito molto il Festival di Sanremo: mi sono addormentata subito, ero stanchissima! 

Ieri come co-conduttrice c’era Teresa Mannino, attrice comica televisiva. Mi ha travolto nella sua comicità, mi è piaciuta tanto. 

Anche ieri non sono riuscita a vedere Angelina. UFFA! 🙄 Ma la cosa più importante è che ieri era prima nella top-five 😍😍, sono felicissima. Spero di riuscire a vederla stasera nella serata cover, ho aspettative altissime da tanti cantanti!! 🥴 

A presto! 

ONE DAY LATER…

Caro diario, 

Ieri c’è stata la serata delle cover e dei duetti al Festival di Sanremo. Avevo aspettative altissime e che dire? Si sono superate! Finalmente dopo 3 serate sono riuscita a vedere l’esibizione di Angelina che ha cantato La rondine di suo padre Pino Mango con il quartetto d’archi dell’orchestra di Roma. È stata MAGNIFICA, mi ha fatto commuovere 🥹. Soprattutto perché ha voluto fare un omaggio a suo padre che nel 2014 è scomparso mentre suonava la sua canzone Oro al pianoforte in un concerto (pensare che canterò tra qualche settimana questa canzone mi mette un po’ d’ansia, ma lasciamo perdere).

Anche altri cantanti mi hanno colpito tra cui Alfa che si è esibito con Sogna ragazzo sogna di Roberto Vecchioni. Mi è piaciuto vedere un ragazzo di 20 anni cantare con un uomo di un’altra generazione. Mi hanno trasmesso tante emozioni. Gli ultimi dieci cantanti non sono riuscita a vederli. Purtroppo non sono riuscita a resistere e mi sono addormentata 💤. 

Questa mattina quando ho visto la top five ero molto arrabbiata: Geolier al primo posto. Potrà essere un mio parere, ma la sua esibizione non mi è piaciuta molto, non mi ha trasmesso nulla. Ma vabbè, oggi c’è la finale e sono davvero contenta. Chissà chi vincerà? 

               tvb 

Giulia 💗

POCHE ORE DOPO…

Caro diario, 

Sono molto amareggiata… Sto leggendo molti commenti riguardanti la vincita di Geolier, anche io sono d’accordo ma mi dispiace che un ragazzo di vent’anni debba sentire tutte queste critiche nei suoi confronti, sentire fischi e vedere gente che va via mentre si sta esibendo. 

Può sembrare una cosa strana visto che lui non mi piace ma mi dispiace davvero tanto, spero che questi “hater” smettano di criticare non solo lui, ma anche altri cantanti. 

ORE 3.00 DELL’UNDICI FEBBRAIO 

Caro diario,

Il festival è appena terminato. Sono molto felice. La vincitrice è stata Angelina. Credo che si meriti davvero tutto questo, ha una voce magnifica e la sua canzone è molto bella. Una corona di spine sarà il dresscode per la mia festa; a me hanno dato le perline colorate per le bimbe incasinate con i traumi… 

Al secondo posso troviamo Geolier con I P’ME, TU P’TE, al terzo Annalisa con Sinceramente, al quarto Ghali e la sua Casa mia, e per ultimo Irama con Tu no

Con alcune posizioni non sono d’accordo come quella di Mahmood e quella di Sangiovanni, mi è un po’ dispiaciuto vederlo al penultimo posto. ☹️

Stasera poi come conduttore c’era Rosario Fiorello che con la sua comicità ha trasmesso tante allegria sia in platea che al pubblico a casa. Ma non solo: il tele voto si è intasato 😱, fortunatamente sono riuscita a votare prima e ho ricevuto la conferma.Oltre al Leone di Sanremo assegnato al vincitore dell’edizione ci sono stati altri premi:

  • Premio della critica “Mia Martini” vinto da Loredana Bertè;
  • Premio della Sala stampa “Lucio Dalla” ad Angelina;
  • Premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo conferito a Fiorella Mannoia;
  • Premio “Giancarlo Bigazzi” per la migliore composizione sempre ad Angelina Mango.

Comunque se devo dirti  la verità per me sarebbe un grandissimo sogno salire su quel palco quando sarò più grande, chissà…

Purtroppo anche la settimana di Sanremo è terminata, ma Diario è davvero possibile che questi cinque giorni all’insegna della musica siano già terminati?!

Vabbè aspetterò con ansia l’anno prossimo per sentire nuove canzoni che entreranno a far parte della mia vita. Adesso però non ci resta che ridere in queste notti bruciate, aspettando l’anno che verrà.

GRAZIE SANREMO!

Con affetto, 

                    Giulia 🫶🏼

Germano Giulia, classe II C, “Santarella” a.s. 2023/2024.

Percorsi musicali di gruppo: 3D

Il 23 febbraio 2023 noi alunni della classe III D siamo stati invitati a realizzare dei cartelloni sugli argomenti di musica più importanti trattati durante l’intero anno scolastico dal nostro docente di Musica. 

I temi assegnati sono stati: Beethoven, Nicolò Paganini, Giuseppe Verdi e il Va Pensiero, il Romanticismo in musica, Elvis Presley e i Queen.

Il professore ci ha divisi in sei gruppi, composti da tre o quattro alunni ciascuno, e ha assegnato ad ogni gruppo uno degli argomenti studiati durante l’anno scolastico come tema principale del lavoro.

Io e i miei compagni abbiamo avuto due settimane di tempo per realizzare il cartellone e nel corso dei giorni ci siamo incontrati più volte per portare a termine il nostro lavoro. Non ci siamo limitati a riportare le nozioni apprese ma abbiamo svolto ricerche, approfondimenti e integrato le informazioni con immagini e scritte particolari che potessero rendere il nostro cartellone più ricco e interessante.

Il 9 marzo ogni gruppo ha presentato alla classe e al docente il proprio elaborato. Una volta terminate le esposizioni, il professore ci ha invitati ad appendere i cartelloni sulle pareti della nostra aula. 

L’ora è trascorsa allegramente e tra curiosità, commenti e battute scherzose abbiamo anche appreso nuove informazioni su importanti artisti, band e correnti musicali.

Mi è piaciuto molto realizzare questo lavoro, soprattutto perché ho trascorso un po’ più di tempo in compagnia dei miei amici in orario extrascolastico e quindi questa esperienza ci ha permesso non solo di ampliare le nostre conoscenze ma anche di approfondire la nostra amicizia e di legarci maggiormente tra di noi.

Giulia Diaferia, classe III D, a.s. 2022/23

Semifinale dello Star Talent

Hey, sono sempre io, Giulia e sono ritornata su questi schermi! 😄

Domenica 30 Aprile, si è svolta la semifinale dello Star Talent.

ORE 10.00 DEL MATTINO: sto provando e riprovando la canzone che canterò tra pochissime ore.

ORE 13.00: pranzo insieme ai miei genitori e mia nonna.

ORE SUCCESSIVE: continuo a provare.

ORE 18.00: ebbene sì… È arrivato il momento di dirigersi verso la location. Questa volta la gara si è svolta presso la città  di Poggiorsini.

Durante l’intero viaggio ho ascoltato le canzoni in radio e all’improvviso…

…”E dopo Madonna, passiamo all’ex vincitore di Amici di Maria De Filippi: Luigi Strangis! Con il suo ultimo singolo “Adamo ed Eva”.”

Anche qui, come la scorsa volta ho pensato: “Giulia, questo è un segno”.

L’ho pensato perché la canzone con cui mi sarei esibita poco dopo era proprio quella! Da non crederci.

Arrivati nella location, ho visionato la scaletta. Ero l’ottava! 😱

Verso le 20.00 tutto è cominciato: le luci calano, il presentatore inizia a parlare. Dopo altre esibizioni arriva il mio turno. Il presentatore inizia annunciandomi e facendomi alcune domande. Purtroppo in sala non c’era molto chiasso e il presentatore mi ha chiesto se potevo dire di fare silenzio.

“Il Sole spacca una finestra che dà sul mare come te.”

Prima di esibirmi ero molto nervosa, ma stringendo la mano di mia madre mi sono tranquillizzata. Dopo essermi esibita, mi sono riaccomodata al tavolo con la mia famiglia e ho ascoltato le esibizioni degli altri concorrenti e intanto pensavo che non avevo fatto un’ottima esibizione e che sicuramente non sarei passata in finale. Questo, però, lo avrei scoperto solo vivendo. Poi è arrivato il momento di sapere la verità: sarò passata o no in finale?

NO! 😔

Anche se non sono passata, ci sarà un’altra possibilità attraverso una graduatoria alla quale hanno partecipato tutti coloro che non sono passati in finale e in cui verranno scelti solo i più meritevoli.

MARTEDÌ DUE MAGGIO: dopo una lunga giornata a scuola piena di verifiche, interrogazioni e spiegazioni, ricevo una bellissima notizia da mio padre: “Giulia, complimenti! Sei passata in finale.

Non ci credevo. Sono felicissima!

In realtà, se proprio devo dirvelo, non credevo nemmeno di passare la graduatoria perché certe volte non credo in me e nella mia bravura. Questa è una cosa che dovrei iniziare a fare un po’ di più. 💖

Bene, non vedo l’ora che arrivi il 4 Giugno, così da raccontarvi tutto, ma prima di lasciarvi voglio concludere con questa frase di un autore anonimo: “L’amore è musica. Musica è amore. La melodia la componi coniugandole.”

Germano Giulia, classe 1^C; “Santarella”, a.s. 2022/2023.

La mia passione

Oggi vi racconto di me: mi chiamo Giulia, ho undici anni e frequento la prima media nel corso C. Mi piace fare qualunque cosa: leggere, studiare, ballare, guardare film e serie tv e tanto altro. Ma la cosa che più amo è la musica. Ogni giorno, infatti, ascolto musica a tutto volume con le mie cuffiette perché è la mia valvola di sfogo. Mi piace la musica di qualunque genere: indie, pop, rock, classic, metal, urban… Potrei elencarne tantissimi! Dato che, ormai, la musica è la mia passione ho intrapreso da pochi mesi la strada del canto. Il dodici febbraio, infatti, ho partecipato alla prima fase dello “Star Talent“. Quel giorno ero davvero emozionata: avevo le farfalle nello stomaco, anche perché non mi ero mai esibita in un talent con di fronte a me tante persone e soprattutto una Giuria! Ore 18.00: mi preparo e parto insieme ai miei genitori e ai miei nonni verso il luogo in cui si è svolto il talent. Appena arrivati, ho visionato insieme al mio insegnante di canto e agli altri concorrenti la scaletta della serata: sono la quinta ad esibirmi! Che ansia… Alle ore 20.00 le luci si spengono e inizia la serata. Il presentatore, presenta i componenti di giuria. Si esibiscono i primi quattro concorrenti della mia categoria, poi arriva il mio turno. Il presentatore mi domanda: come mi chiamo, da dove vengo, da quanto tempo canto, ed il titolo della canzone. Mentre rispondevo a queste domande tremavo dalla paura, ma poi è partita la base della canzone: “Tracce di Te” di Luigi Strangis, il mio cantante preferito. Da qui l’ansia e la paura scompaiono e inizia il divertimento. 

“Ti sento anche se non sei qui con me, ti sento in mezzo ai miei mille caffè.”: questa è la prima strofa della canzone, poi continuo. Dopo essermi esibita, ringrazio e scendo dal palco. Da qui inizio a pormi tante domande come: “Ho cantato bene?”, “Chissà cosa ne pensa la giuria”, “Ho fatto delle stonature?”, ma alla fine mi sono convinta che tutto era andato per il verso giusto e che dovevo godermi la serata. Dopo le esibizioni degli altri concorrenti, è arrivato il momento di scoprire chi erano i finalisti dello “Star Talent” e il/la vincitore/vincitrice di serata. Prima di iniziare a chiamare i concorrenti passati alla fase successiva, il fonico fa partire erroneamente la base di una canzone, la mia. Ho subito pensato che questo fosse un segno, ma l’avrei scoperto solo dopo pochi minuti. Quando iniziano a chiamare i concorrenti della mia categoria, non ci speravo già più, dato che prima di me erano state chiamate altre tre persone. All’improvviso poi, il presentatore annuncia un nome, a me molto familiare: “Giulia Germano”. Appena lo sento salgo tutta felice sul palco e penso: “Sono in semifinale!”. Cosa strana da dirsi, perché non me l’aspettavo. Dopo aver chiamato tutti i semifinalisti, scattiamo una bellissima foto di gruppo e tutti, torniamo a casa molto stanchi. 

Domenica 12 Marzo: dopo un mese, risalgo su quel palco, provando le stesse emozioni, ma cantando una canzone diversa. Per quella serata, ho deciso di cantare “Tango” di Tananai, classificatasi al quinto posto al Festival di Sanremo. 

“Non c’è un amore senza una ragazza che pianga, non c’è più telepatia. ” Anche qui, non posso negare che ero molto emozionata… Ma al ritornello inizio a tranquillizzarmi.

Bene dopo questa serata, ho iniziato a fare il countdown per il 16 e il 30 Aprile: le semifinali! Purtroppo, non posso prevedere il futuro, e non so come andrà. Ma questo potrò raccontarvelo prossimamente.

Giulia Germano, classe I C, “Santarella”, anno scolastico 2022/2023.

“Somewhere over the rainbow”

Durante questo periodo di quarantena abbiamo preso parte a un progetto di musica con la scuola promosso dall’I.N.D.I.R.E. che consisteva nel suonare il brano “Somewhere over the rainbow” di Harold Arlen con diversi strumenti tra cui: la diamonica, il pianoforte, la chitarra, la batteria, la voce e la tromba.

Questo progetto è stato organizzato e diretto dai due professori di musica della Santarella, la professoressa Mastrorillo e il professore Frascella, i quali hanno proposto questo progetto ad alcuni alunni delle classi terze e seconde che sapevano suonare un qualsiasi strumento o cantare. Inizialmente i professori hanno creato una Classroom con tutti coloro che partecipavano:  De Leonardis Lavinia, Di Gioia Vincenzo, Maldera Ada e Zitoli Mariarosa della 2^A, Cavuoto Alfonso e Vangi Francesca della 3^B, Giuseppe Grosso, Michele Lamarca e Andrea Patruno della 3^C, Roselli Federico della 3^D e infine Conticchio Michele, Giaconelli Antonio, Inchingalo Alessandro, Maggiulli Fabio e Mosca Alessandro della 3^E.

Il 27 Aprile è stato fatto il primo ed unico incontro online in cui i professori hanno valutato e constatato come suonavamo gli spartiti che avevano mandato sulla Classroom. Successivamente ci hanno dato tempo fino al 2 Maggio per esercitarci perché poi ognuno doveva consegnare il video in cui si esibiva. Il grosso del lavoro però è stato fatto dai professori i quali hanno sovrapposto con cura e pazienza i vari suoni per permettere la creazione di un’unica canzone e successivamente hanno montato anche i vari video insieme in modo che tutti gli alunni fossero visibili e facendo molta attenzione anche all’aspetto estetico del video.

Eravamo tutti emozionati di partecipare a questo progetto per esibirci e dimostrare le nostre qualità musicali ma soprattutto perché, in un momento complesso come quello che stiamo vivendo, un po’ di iniziative e progetti servono molto per tirate tutti su di morale.

Andrea Patruno, Grosso Giuseppe e Lamarca Michele

classe III C, Santarella, a.s. 2020/21

EARTH DAY

Che belle le feste! Tutti ne abbiamo una che ci riguarda particolarmente e amiamo riviverla tutti gli anni. Lo sapevate che anche la Terra ne ha una? Si festeggia il 22 aprile ed è talmente importante che tutto il mondo la celebra!

In occasione di tale giornata internazionale  noi poniamo tutta la nostra attenzione alla Terra che respiriamo, curiamo, osserviamo e che purtroppo danneggiamo tutti i giorni. Ci si  ricorda della sua storia, delle meraviglie del creato e di tutte le cose che sta sopportando. Ogni classe, ogni Istituto, ogni Paese, tutti fanno qualcosa per onorarla: per esempio la mia classe ha realizzato un progetto multidisciplinare in suo onore. Con la professoressa di Musica abbiamo suonato una delle meraviglie dell’arte musicale italiana, cioè la famosissima opera di A.Vivaldi ”Le quattro stagioni”, che racconta e ci fa fantasticare sulla bellezza della Terra. E’ stata riprodotta dai miei compagni di classe Lamanna Gaia, Tarantini Cataldo e Vernice Giuseppe.

Con la professoressa di Inglese, inoltre, abbiamo visto un video in lingua sul ‘Global warming’, lo abbiamo commentato insieme e abbiamo letto un articolo sempre in lingua sull’origine dell’Earth Day; abbiamo poi discusso dei vari stili di vita, che ognuno di noi può mettere in pratica per aiutare la Terra a stare un po’ meglio. Infine ciascuno ha realizzato diversi lavori, disegni, power point, video, volti a sensibilizzare i coetanei al rispetto della madre Terra. 

Anche  se con piccoli gesti, qualunque ragazzino della nostra età può aiutare la Terra a non subire sempre, iniziando da un sorriso e da tanta voglia di migliorare il nostro futuro e quello dei posteri.

Petrone Gaia, classe II E, “Santarella”, a.s. 2020/21

Alunni che hanno realizzato i  posters:

Lafiandra NAtalia I E, Leone Aldo I E, Mazzone Paola I E, Quatela Rebecca I E, Diaferia Giulia I D, Tandoi Annarita I D, Lafasciano Alessia II D, Lotito Stefano II D, Masciavè Michela II D, Tota Aldo II D, Piccolomo Noemi II E.

Il silenzio vissuto dai ragazzi di seconda media

Silence for us is…

 

Il silenzio come entità astratta che ha caratterizzato questi tre mesi di lockdown. Questo è il tema di un filmato realizzato dalla professoressa di Inglese utilizzando i disegni degli alunni della classe II B della scuola “Luigi Santarella”.

Ogni alunno ha rappresentato il disegno a modo suo, c’è chi ha disegnato città deserte, chi ha disegnato notti silenziose oppure il mare calmo, oppure un pentagramma in cui poter inserire le note che voleva, o un arcobaleno che dà speranza, un volto nero e un dito che invita al silenzio, oppure, ancora, immagini che richiamano nello specifico la pandemia. E tutto per provare ad esprimere, ognuno secondo la propria sensibilità, la tristezza di questo periodo e allo stesso tempo un nuovo modo per pensare al proprio futuro.

Ogni disegno è stato poi inviato all’insegnante che ha provveduto a realizzare un filmato contenente tutti i nostri disegni, accompagnati dalla colonna sonora di “The Sound of Silence”, una canzone del 1964, scritta da Paul Simon e Art Garfunkel, incentrata sull’incapacità dell’uomo di comunicare.

Durante il periodo del lockdown, da quando le lezioni si sono svolte in modalità ”Didattica a Distanza”, ogni sabato, la nostra professoressa di inglese ci ha proposto l’ascolto di un brano che ci invitava alla riflessione su un argomento o un messaggio che questo ci comunicava. Una delle ultime canzoni proposte è stata proprio “The sound of silence”: “My words like silent raindrops fell and echoed in the wells of silence” (Le mie parole caddero in silenzio come gocce di pioggia).  Così scrivevano i due artisti statunitensi sessant’anni fa. Un testo che è diventato di attualità, considerando il periodo che ha caratterizzato il 2020: le strade deserte, i negozi chiusi, la paura del contagio.

Col passare del tempo la popolazione si è andata abituando a questo nuovo stile di vita, il distanziamento sociale e le mascherine sono entrati a far parte della nostra quotidianità e le paure hanno lasciato il posto alla speranza di ritornare alla normalità.

Di questo lungo periodo rimarrà il ricordo del silenzio che ha avvolto ogni cosa di tristezza.

Niccolò Scaringi e Jasmine Lotito, classe II B Scuola Santarella, a.s. 2019/2020

 

Silence for us is…

 

Il silenzio ha caratterizzato questo periodo di lockdown: per le strade non c’era più il trambusto del traffico, non c’era più il chiacchiericcio delle persone che parlavano mentre camminavano, il sabato sera le piazze e i locali erano vuoti…

Chiusi nelle nostre case, dialogando solo con i nostri familiari o coinquilini, abbiamo avuto modo di prenderci del tempo per noi stessi, riflettendo.

Abbiamo preso consapevolezza di tutto il silenzio che ci ha circondato in questi mesi grazie ad un’attività proposta dalla professoressa di lingua Inglese.

La consegna ci chiedeva di riflettere sul silenzio che ha caratterizzato il lockdown, ascoltando la canzone “The sound of silence”, e di scrivere e disegnare la nostra riflessione in lingua inglese.

Ne son venute fuori mille sfaccettature diverse, in base a quello che ognuno di noi ha provato.

 

“Silence for me is a lot of things, because for me there are a lot of types of silence… During the lockdown, I lived the forced silence. I didn’t know what to think, so I simply decided to not think.

That silence was simply nothing. It was a big, black cloud.”

(Albarosa Strippoli)

 

“For me, silence is being alone, with nothing around, without sounds and noises, without people.

Sometimes silence can be ugly…

Other times however, it can be a beautiful thing…

For me, silence is this.”

(Martina Merra)

Al termine dell’attività, a nostra insaputa, la professoressa ha raccolto i nostri disegni e le nostre riflessioni in un video, che ci ha inoltrato. È stato un compito molto emozionante e liberatorio, perché abbiamo potuto liberare le nostre emozioni e i nostri pensieri senza filtri.

Albarosa Strippoli e Martina Merra classe II A Scuola Santarella, a.s. 2019/2020

SANREMO 2020: TRA POLEMICHE E GAFFE

Questa edizione del Festival della canzone italiana è stata caratterizzata  soprattutto dalle numerose polemiche e gaffe.

La polemica più “conosciuta” è quella di Junior Cally, nome d’arte di Antonio Signore. Questa polemica volta a non farlo partecipare al Festival non era dovuta al contenuto della canzone che il rapper romano avrebbe dovuto presentare, ma al testo di una canzone in particolare, si tratta di “Strega”: canzone che conterrebbe, a detta di alcuni, un testo sessista e che istiga al femminicidio.

“Non rinnego niente di me, ma non vado certo fiero dei miei sbagli. Ho fatto una bravata, una cavolata, ma non sono un gangster.”- così si scusa il rapper.

Un’altra polemica riguarda Diodato poiché Sky, 40 minuti prima dell’annuncio del vincitore, durante il TG, fa apparire la scritta “Festival di Sanremo, vince Diodato”.

Ulteriori polemiche vanno contro Georgina Rodriguez e Roberto Benigni che avrebbero chiesto rispettivamente 140mila euro per la co-conduzione e 300mila euro per la partecipazione al festival.

Anche i Ricchi e poveri avrebbero scatenato una polemica sui social: “40 anni di attesa per cantare in playback” – scrive qualcuno.

Di polemiche ce ne sono tante ma adesso divertiamoci un po’: parliamo di gaffe.

Una gaffe è stata commessa dalla pagina Instagram del Festival che, dopo la vittoria della semifinale delle nuove proposte di Tecla, ha pubblicato una foto, rimossa poco dopo, che annunciava la sua vittoria finale. Ovviamente, si è trattata di una svista.

Di gaffe commesse dallo stesso Amadeus ce ne sono molte. Vediamone alcune.

Una di queste ha messo molto in imbarazzo Mika perché dopo la sua esibizione Amadeus ha rivelato una tappa del futuro tour del cantante. affermando che andrà a Taormina.

Un’altra gaffe che ha commesso Amadeus è stata quando ha affermato che Tosca aveva vinto il Festivalbar 1996 mentre Tosca vinse il Festival di Sanremo di quell’anno, non il Festivalbar: questa frase non è stata notata dal pubblico dell’Ariston, ma è stata molto notata dai social.

Un’ulteriore gaffe è stata commessa da Antonella Clerici che, dopo che Amadeus è sceso in platea per baciare la madre, ha esclamato: “Goditeli finchè ci sono!”, riferendosi ai genitori del conduttore.

A commettere una gaffe adesso è anche Diletta Leotta che, prima ancora che Alberto D’Urso scendesse le scale per esibirsi, era già impuntata a presentare l’orchestra e l’autore delle musiche.

Anche Georgina Rodriguez ha commesso una gaffe: ha pronunciato erroneamente il nome di Marco Masini, chiamandolo “Masaini”. Questa gaffe potrebbe essere perdonata, viste le origini non italiane della co-conduttrice.

Insomma un Festival all’insegna delle gaffe!

Flavio Maggiulli, classe II E, Santarella, a.s. 2019/2020

 

 

 

 

IL VINCITORE DELLA 70° EDIZIONE DEL FESTIVAL DI SANREMO

Quest’anno la più importante kermesse canora d’Italia, il Festival di Sanremo, è giunta alla 70° edizione.

I simpatici presentatori,  Amadeus e Fiorello, hanno battuto tutti i record d’ascolto registrati negli anni precedenti.

Sul palco si sono esibiti 24 cantanti, ma dopo la clamorosa squalificazione di Morgan e Bugo, il vincitore è stato Diodato con il brano ”Fai Rumore”.

Il giovane cantautore tarantino si è aggiudicato anche il premio della critica “Mia Martini”, assegnato dalla sala stampa e il premio “Lucio Dalla” assegnato dalla sala stampa radio e TV.

Diodato è nato ad Aosta nel 1981 ed è cresciuto a Taranto. Nel 2014 ha partecipato al festival di Sanremo tra le nuove proposte, arrivando secondo classificato.

L’artista ha curato sia il testo che la musica. Il brano parla dell’amore che, anche se finisce, è un sentimento puro e difficile da scalfire. Diodato non ama parlare molto di sé, ma si sono inseguite voci che hanno rivelato che la sua canzone sarebbe dedicata a Levante.

Fra Diodato e Levante c’è stata infatti una relazione sentimentale che i due hanno vissuto nel massimo riserbo.

La canzone sta avendo successo anche dopo la manifestazione canora, infatti è molto apprezzata dal pubblico e trasmessa nelle radio. Il brano è una poesia dolce e malinconica. Secondo noi la canzone ha meritato il 1° posto perchè il testo è significativo ed emozionante.

Luigi Balducci, classe II C e Giuseppe Vernice, classe 1E –  Scuola Santarella – a.s. 2019/2020

 

OPEN DAY: LA SANTARELLA APRE I BATTENTI

Il 30 Novembre la nostra scuola ha aperto i battenti per l’ “Open day”. Il tutto si è svolto dalle 16:00 alle 19:00 ma è stato frutto di settimane di preparazione in cui tutta la scuola è stata in fibrillazione: alunni, insegnanti, vice preside, preside e collaboratori scolastici. Insomma, l’Istituto Santarella non voleva sfigurare ed è, secondo me, riuscito nell’intento. Quasi tutti gli alunni delle classi seconde e terze erano impegnati nella manifestazione ma non è mancato il sostegno delle classi prime.

Nella palestra interna è stato allestito un Planetario gonfiabile gestito dalla stessa azienda presente alla Fiera del Levante: qui il direttore Pierluigi Catizone ha spiegato a bambini e genitori l’Universo e il suo funzionamento, prestando un ottimo intrattenimento per tutti.

In un angolo della palestra facevano bella mostra di sé i Presepi realizzati dalle classi per partecipare al concorso organizzato dal negozio di telefonia Phonix per raccogliere fondi per la “Casa Famiglia della Mamma” di Corato.

Nell’aula di informatica il professore di tecnologia con alcuni alunni ha dimostrato come si possano realizzare al computer con il software Autocad delle grafiche molto belle, producendo dei biglietti da visita progettati precedentemente in sinergia con la docente di arte ed infine esposti per i ragazzi che visitavano la scuola.

Questi ultimi hanno avuto modo di ascoltare, nell’aula linguistica, gli abili allievi dei docenti di lingue che recitavano “L’infinito” di Giacomo Leopardi in francese e mettevano in scena dialoghi accompagnati da power point realizzati appositamente per l’occasione o tutorial in lingua inglese, frutto del lavoro per competenze attuato già da tempo dai docenti.

 

 

 

 

 

 

 

 

In un’aula e nel corridoio della scuola, nei pressi del busto di Luigi Santarella, le docenti di storia hanno mostrato ai visitatori ilprodotto del Progetto di Ricerca e Formazione intitolato “La storia: Nuovi Orizzonti”, svolto in collaborazione con l’Università di Bari. È stato possibile visionare documenti storici relativi alla nostra scuola “Santarella”, tra cui registri, pagelle, diplomi, lettere, oggetti scolastici risalenti agli anni ’40, ’50, ’60 e ascoltare le spiegazioni di alcuni alunni di classe terza, mentre si diffondeva un sottofondo musicale anni ’40.  Erano esposti anche cartelloni su Luigi Santarella, illustre ingegnere coratino,  a cui è intitolato il nostro Istituto, ricco di storia e di tradizioni, capace nello stesso tempo di rinnovarsi digitalizzandosi, senza dimenticare le sue origini.

Uno degli “eventi” più importanti della serata è stato il discorso della preside ai genitori, riproposto per due volte nel corso dell’Open day, una presentazione della scuola a cui hanno partecipato decine e decine di persone.

La nostra dirigente ha parlato ai genitori delle attività che si svolgono a scuola e dell’obiettivo comune di lavorare, parallelamente all’orario curriculare, sulla piattaforma online “Edmodo”. Questo incontro è stato allietato da una breve e

significativa rappresentazione teatrale tratta dall’intero spettacolo intitolato “Il Piccolo Principe”, che sarà portato in scena a Gennaio 2018 dal gruppo di alunni partecipanti al “Progetto Teatro”.

Nell’ambito artistico, in laboratorio, gli alunni si sono cimentati in una divertente attività con l’argilla e hanno realizzato dei presepi ed altre creazioni. Questo è un progetto che le insegnanti di sostegno e di arte stanno svolgendo con i ragazzi diversamente abili ed altri ragazzi tutor, con l’obiettivo dell’inclusione.

Non potevano essere dimenticate le materie scientifiche: in laboratorio alcuni alunni della nostra scuola hanno compiuto esperimenti. I bambini che hanno affollato il laboratorio di scienze sono stati affascinati e felici di toccare gli strumenti ed immaginare, perché no, di essere tra gli stessi banchi l’anno successivo.

In tutto questo noi della redazione del S@ntarellino siamo stati orgogliosi di presentare ad adulti e bambini il nostro giornale on line e la Biblioteca. È stato davvero bello poter parlare sia della Biblioteca, il luogo in cui sono custoditi i libri, le “chiavi” che aprono le porte della nostra immaginazione, sia di ciò per cui ci  impegniamo. Parlare del nostro blog ci è servito anche per renderci conto di quanto lavoro abbiamo fatto in questi anni sotto la guida  delle insegnanti responsabili del progetto.

Tutto questo sulle note delle canzoni suonate e cantate, nel laboratorio musicale, dagli alunni, con la guida dei docenti di musica e con l’ausilio di tutti gli strumenti presenti (pianoforte a coda, maracas, tamburi, chitarre,…)

Tirando le somme di questa manifestazione, direi che è andata molto bene, perché anche il “servizio d’ordine” ha funzionato alla perfezione, ma soprattutto perché ogni settore e materia di questa scuola sono stati tirati in ballo, permettendo ai bambini che visitavano l’istituto di cimentarsi in quello per cui più erano portati: dall’arte, alla scienza, dalla manualità, alla musica, dalla storia alle lingue, dalla tecnologia al giornalismo.

Una nota negativa? Non poterci essere l’anno prossimo…

Sabino Cifarelli, classe III C, Scuola Santarella, a.s. 2017/2018

 

 

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